Quante di voi esattamente come me si stanno chiedendo: si ok, prima prova abito da sposa.... ma come vado??? Cioè cosa indosso... SOTTO? E le scarpe............???
Ragazze mie nessun timore! Ho pensato anche a questo!
Ecco alcuni consigli da tener presente:
Occhio al trucco:
attenzione a non indossare troppo make up. Il fondotinta infatti potrebbe
macchiare l’abito bianco e creare non pochi disagi (della serie OMMIODDDIOO).
Inoltre e’ importante vedersi con un look naturale, sia per capire quale
tonalità ci valorizza di più sia perché nessuna di noi quel giorno opterà per
uno smokey eyes nero!
Capelli in su:
fin dalla prima prova, ricordatevi la
nostra migliore amica: la pinza per capelli! La pettinatura ovviamete si
decidera’ in base al vestito che sceglieremo, ma è sempre bene raccogliere i
capelli anche in prova per avere un’idea generale ancora più completa.
Portare le scarpe:
qualsiasi atelier avra’ un paio di scarpe da farvi provare insieme al vestito
(e non solo per aiutarti a provare l’abito, ma anche per invogliarti a
comprarle spudoratamente!), ma e’ sempre meglio portare da casa le nostre
decolte’ “di fiducia”. Intanto perche’ e’ della nostra misura e ci calza a
pennello, mentre in boutique potrebbero non avere tutti i numeri e dovremmo
arrangiarci con un’altra scarpa o restare scalze sull’apposito piedistallo.
Intimo segreto:
per provare e scegliere degli abiti da sposa, ci conviene andare in atelier con
indosso un abbigliamento intimo adeguato. Bando quindi a reggiseni colorati che
si vedono in trasparenza, meglio optare per il bianco o preferibilmente il
color carne. Inoltre e’ consigliabile un modello di reggiseno senza bretelle,
che stia bene con tutti gli abiti, soprattutto quelli senza maniche o con pizzi
e trasparenze. In atelier potreste
trovare dei reggiseni, ma vale lo stesso discorso delle scarpe: meglio portare
un modello vostro su cui potete fare affidamento.
Mai da sola:
ovviamente la scelta spetta alla sposa ed e’ giusto lasciarsi andare al proprio
istinto, ma e’ molto importante andare accompagnate da una o piu’ persone di
fiducia, che possano darci dei consigli schietti e sinceri su cosa ci dona e
cosa no. Solitamente si tratta di mamma, suocera (applauso alle coraggiose!!),
sorelle o amiche e testimoni, ma attenzione viceversa a non creare una folla, perche’
mille pareri discordanti non farebbero altro che confonderci le idee...
Prendere nota:
siccome in atelier si provano svariati modelli, ciascuno dei quali ha
caratteristiche e materiali diversi, potrebbe capitare che, uscite dal negozio,
non ci ricordiamo piu’ nulla... classica figura da rinco (che farò)! E’ molto
utile quindi, portare con se’ un quaderno per gli appunti (lasciate stare lo
smartphone, se siete coi vostri genitori e voi state provando è un po’ difficile
che riescano ad utilizzarlo!), in cui prendere nota della boutique, del nome
della commessa che ci ha seguite (soprattutto se ci spara prezzi interessanti),
ma anche il nome e marca di ciascun modello provato, degli accessori correlati
e dei prezzi. Ma non solo! Attenzione non
bisogna dimenticare le caratteristiche degli abiti: sono in tulle o in organza?
Pizzo o duchesse? Informazioni necessarie per capire le differenze e fare le
miglliori valutazioni.
Foto ricordo:
se in atelier ve lo concedono, sarebbe importante farsi scattare qualche foto
con indosso gli abiti provati, in modo da riguardarvi a casa con calma e fare
le vostre valutazioni a mente fredda. In negozio infatti siamo confuse
dall’emozione e da mille altre distrazioni (le commesse che cercano in tutti i
modi di appiopparti qualsiasi cosa pur di vendere), ma e’ in un secondo momento
che possiamo effettivamente essere convinte delle nostre scelte.
Scendere dal piedistallo:
molti atelier hanno degli appositi piedistalli su cui far salire le future
spose, con indosso i vari abiti. Sono utili perche’ ci danno un senso di
maesta’ e ci fanno sembrare piu’ alte e regali. Questo pero’ puo’ confonderci
nel giudizio finale, soprattutto se siamo delle dolcissime nane da giardino!
Quindi e’ bene tornare con i piedi per terra e valutare l’abito sulla nostra
reale statura. Inoltre e’ fondamentale muoversi, simulando una danza o
l’entrata in chiesa. Il giorno del
matrimonio infatti non staremo ferme su una pedana, ma ci muoveremo di
continuo, quindi bisogna accertarsi di essere a proprio agio e non sentirsi
ingessate nel vestito.
Luce naturale:
i faretti del negozio creano una luce artificiale, che puo’ ingannarci sul
reale colore dell’abito. In atelier
infatti puo’ sembrare immacolato, ma e’ bene chiedere alle commesse di dargli
un’occhiata con una luce naturale, per appurare che non viri su altre tonalita’
e risultare giallastro, ma soprattutto per controllare che le trasparenze (del
tulle per esempio) non giochino brutti scherzi. In tal caso infatti, bisogna correre ai ripari
con un intimo adeguato, che non faccia sorprese durante il ricevimento
all’aperto...
Specchio delle mie brame:
oltre allo specchio grande che troverete in atelier, e’ bene usarne un altro
piu’ maneggevole, per controllare molto bene il lato B del vestito. Tanti abiti infatti hanno delle lavorazioni
proprio alle spalle, o prevedono una scollatura profonda sulla schiena, o
semplicemente hanno una coda lunga e ricamata. Tutti dettagli da valutare con la massima
cura, anche perche’ non dimenticate che durante tutta la cerimonia in chiesa,
gli ospiti vi ammireranno di spalle...
Spero di esservi stata utile!
Voi che ci siete già passate, cosa ne pensate?
Ci consigliate qualcos'altro?
Il bocca al lupo per le future prove!!!
Mari xxx
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